Spero tu convenga con me

12 novembre 2007
Ore : 10:55

Popolo delle mille e una notte, vorrei dire la mia a proposito della strumentalizzazione operata dal parlamentare di Rifondazione comunista Vladimiro Guadagno, noto per circolare travestito da donna come nelle sue esibizioni teatrali, dopo il "divieto" di un parroco alla sua presenza come testimone.
Prima i comunicati stampa, poi quella che si vorrebbe far passare per una "marcia indietro" ispirata dal vescovo.
In realtà le perplessità del parroco erano in relazione alla presenza di un personaggio che avrebbe attirato fotografi e stampa per motivi estranei alla cerimonia e si potrebbe auspicare che il matrimonio sia - o dovrebbe essere - ancora un evento serio ed intimo e non un avanspettacolo.
L'occasione è comunque utile per prendere posizione anche su questa tipologia di esteriorizzazioni di pretese da parte dei clan omofili.
Da agnostico quale sono, ho un gran rispetto per la religione e anche quando le visito per scopi turistici, entro in chiesa "in punta di piedi", cercando di rispettarne le regole, soprattutto di buon costume.
E se è universalmente accettato che si debba entrare in chiesa vestiti in modo decente e discreto, a maggior ragione mi sembra valida una richiesta che precludesse l'ingresso in chiesa - testimone per il rito civile o meno - ad un uomo vestito da donna.
Ma da tempo ho capito che la richiesta di "libertà" e di "diritti" da parte dei gruppi omofili è sempre e soltanto a senso unico: loro prendono e pretendono e noi dovremmo abbozzare.

N.b. Sì, la penso così.

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posted by Louis at 10:55 | Permalink |

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Comments for Spero tu convenga con me
Ecco, limitati a rispettare il buon costume che per il resto sei messo prorpio male

Io per lo meno non mi faccio truciolare l'ano e non mi nascondo dietro l'anonimicità.

Alla faccia del rispetto...
ad ogni modo sta tranquillo,di buon temponi omofobi ce ne sono tanti in circolazione.
A me sinceramente fate un po' di tristezza,comunque sia se ce la fai cerca di non puntare il dito senza conoscere o capire le cose.
Saluti.

Non credo si tratti di omofobia, ma di serietà.
In tutto e per tutto, legalmente, Vladimir Luxuria è ancora un uomo (non risulta sia "totalmente" donna)... dopodichè il fatto che ci sia stata polemica da parte del vascovo che avrebbe dovuto ufficializzare il rito, era perchè vorrebbe che nel giorno del matrimonio siano gli sposi ad essere al centro dell'attenzione, e non un personaggio di spettacolo.
Detto ciò, secondo me si sarebbe dovuto chiedere il parere agli sposi, in fondo dovrebbero essere loro a decidere in un giorno così importante.

ps: assolutamente non sono omofoba.
pps: Vladimir Luxuria ha degli abiti molto decenti che vanno benissimo per entrare in chiesa, non è mica una drag da 4 soldi.

Ah, i "buon temponi"...

...brutta cosa l'omofobia e parliamoci chiaro, nel tuo caso mi sembra si tratti proprio di questo...Io non riesco a capire perchè tanta paura del diverso. La diversità,qualunque essa sia, è fonte di arricchimento. E poi cos'è la normalità?!

IO sarei omofobo? perchè ritengo che un rito religioso vada rispettato come tale?

"E poi cos'è la normalità?". Maccristo, ho appena finito di incazzarmi con Ratzinger perché parla di relativismo, e arrivi tu a dimostrarmi che in fondo ha ragione?

Comunque normalità è, ovviamente, ciò che è nella norma. O no?

Non fa una grinza, come la pelle del prepuzio durante un'erezione

Oh mamma, la normalità è un concetto così relativo. E' normale ciò che tu vuoi includere nella norma. Se per te è normale che dei gay o pedofili continuino a celebrare riti eucaristici per me non lo è. Se per i paesi mussilmani è nella norma che una donna vada in giro avvolta in una canadese lasciando scoperti solo gli occhi per me non lo è. Se per te è nella norma che chiunque possa acquistare delle armi liberamente ed entrare nella sua scuola per fare una strage per me non lo è... potrei continuare all'infinito. Se per te non è nella norma che un uomo vestito da donna o come cazzo je pare faccia da testimone di nozze per una coppia di amici o chicchessia, per me lo è. Non sei nella norma se concepisci solo la tua normalità. Ah... per la cronaca... truciolare l'ano è davvero tristissima come espressione.

Ecco Fabio che ci spiega come sia normale quello che lui ritiene normale, e tutto il resto no. E sapete qual � la cosa meravigliosa? Che se sostituite il vostro nome al suo, funziona anche con voi. Non avrete risposto alla domanda, ma volete mettere quanto vi sentirete pi� appagati con il mondo?

Ah Pautasio, grazie di fare per me il lavoro sporco.

Beh, sar� sporco ma qualcuno deve pur farlo. E, gi� che ci siamo: l'unico indiano buono [ta-tlak] � un indiano morto

touché :D

sottolineo comunque che alcuna domanda era posta (di conseguenza non c'era nulla a cui rispondere) e che soprattutto volevo affermare che la "normalità" di louis non è l'unica "normalità" che esiste al mondo... tutto qui.

Guarda, fabietto, che la normalità è un concetto oggettivo
http://www.demauroparavia.it/74541
non soggettivo.

come fa ad essere oggettivo come concetto se già io e te, che siamo due, concepiamo la "normalità" in maniera differente? ti rendi conto di quanto è sciocco ciò che dici?

non leggere solo ciò che interessa a te per avvalorare la tua tesi...

nor|ma|li|tà
s.f.inv.
1 condizione di ciò che non si discosta da una situazione regolare e consueta: passata l’epidemia, il paese tornava alla n., le piogge abbondanti rientrano nella n., restare nella n.
2 stato di chi, nel modo di comportarsi o di pensare, si adegua alle consuetudini e alle regole della società in cui vive: la n. di un comportamento, vivere nella n.

Non è che concepiamo la "normalità" in due modi diversi: quello che tu chiami "normalità" è quello che il resto del ,ondo chiama "accettabilità". Solo che l'accettabilità NON è un parametro oggwettivo, quindi viene escluso in un dibattito senza che esista un consenso comune sull'accettato.


"2 stato di chi, nel modo di comportarsi o di pensare, si adegua alle consuetudini e alle regole della società in cui vive: la n. di un comportamento, vivere nella n."

appunto, un eterosessuale è normale, perchè fa ciò ce la massa fa, un omosessuale no, perchè non si "adegua alle consuetudini della società in cui vive". Mi stai dando ragione. Inoltre, il Demauro ti ripete che la normalità è comunque uno stato oggettivo, non soggettivo. Cristo, è possibile esser così fazioso da voler pure utilizzare il proprio dizionario mentale personale pur di aver ragione?

ah: visto che bisogna far la punta agli stronzi, neanche sul demauro c'è scritto che normalità==bene, neh.

sei tu che non accetti le consuetudini della società in cui vivi. Se ormai è un dato di fatto che esista un cospicuo numero di individui omosessuali e la maggior parte del mondo lo accetta... beh... dovresti farlo anche tu non credi? Ovviamente il numero di omosessuali a cui mi riferisco è già alto senza che io includa i repressi, i nascosti dalla chiesa, e gli omofobici (che secondo alcuni studi sarebbero per l'appunto omosessuali devastati dal loro conflitto interiore).

Ma ovviamente il mio è solo un punto di vista, e non è vero che faccio acrobazie per avere ragione. Anzi, mi fa piacere avere un confronto anche con te, che vedi in tutti mediocrità. Mah...

Oh, io accetto che esistano.
Non mi fanno paura e quando vedo una checca non mi viene nè disgusto nè voglia di menarla.
Ma non mi pare il caso che essa checca possa offendere una religione o considerarsene superiore al punto tale da griare allo scandalo se un vescovo decide che fare nella SUA chiesa.

Lo scanadalo c'è se la chiesa si presenta come luogo di accoglienza anche per chi definisce diverso, luogo di amore, di pace, e di tolleranza verso tutti... anche chi decide di vestirsi da donna. Convengo con te nel caso in cui si parli di abbigliamento o comportamenti irrispettosi nella casa del signore, ma un ricchione di mezza età con un castissimo tailleur non mi sembra così tanto pericoloso. E' il problema di sempre della chiesa... purtroppo. Predica bene ma... Così dicendo però mi addentro in un argomento, quello ecclesiastico, in cui non sono molto ferrato, quindi non mi espongo in quanto ignoro l'esistenza di una sorta di etichetta religiosa. Per quello che ne so, mi pare che i vescovi siano i primi a vestirsi come Moira Orfei.

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