Il Grillo non parlante

9 gennaio 2008
Ore : 20:00

Che io non sia a favorissimo della politica urlata, raffazzonata e intesa come cieco diniego dell'esistenza di un'autorità mi pare che sia chiaro a chiunque mi abbia mai letto. Nel dubbio: uno, due e tre.
Quindi, di mio, sono costretto a detestare Grillo e le sue millemila fandonie che riesce a sparare dall'alto del suo blog. Oddio, chiamare blog quel sito è un parolone, ma lui ci tiene tanto, e allora chiamiamolo blog.

Va beh. Forse non sapevate che ci sarà un altro eccitantissimo V-day [risate registrate, applausi] contro i giornalisti [buhuuuuuu]. Ovviamente, un giornalista si è dato da fare per intervistare Grillo, sebbene lui continuasse a dire che non avrebbe copertura mediatica perché, uh, gliele avrebbe cantate.

Vale però il teorema di bucknasty sulla pubblicazione:
Ho notato che uno dei segni di demenza riconoscibili su Internet è il modo in cui la gente sceglie di rappresentare la risata. Tipo “haha” è normale “hahaha” accettabile “hahahaha” è l’ultima frontiera, tutto ciò che supera questo tipo i vari “hahahahahahahahahahaha” o le combinazioni da “bwahahahahaha” a “uahahahahahaha” associate spesso con la parola "babbo" è il segno che hai a che fare con un perfetto coglione. Ma questo non lo dico solo io, 7 dentisti su 10 sono d'accordo con me.

La cosa fondamentale è scrivere il “dai cancella anche questo” sarcastico seguito dalla risata demente di cui sopra. Questa è la difesa finale del coglione convinto che facendo notare una cosa a chi la fa gli ferisce l’orgoglio e lo costringe a comportarsi come dice lui. Per carità, è una teoria che funziona. Se fai la 3 elementare. Verso i 7-8 anni il cervello comincia a produrre neuroni che sviluppano il “MA A ME CHE CAZZO ME NE FREGA? EH?” che rendono nulla questa tecnica. La si vede spesso nelle “lettere al direttore”et simila inviate a giornali e riviste, usata per sostenere una banale polemica, che non meriterebbe pubblicazione se non per la chiusa finale “ma tanto lo so che Lei non avrà il coraggio di pubblicarla”. Inevitabilmente la si ritroverà stampata su carta. Questo dimostra che la maggior parte dei giornalisti ha 7-8 anni.


Ora, io non so se Gilioli abbia 7-8 anni.
Ma dal modo in cui ha massacrato a dovere Grillo, non mi sembra.

Alcuni estratti:

«Io sono un monologhista», mi dice testualmente. «Invece dell’intervista le scrivo un pezzo io e voi lo pubblicate su L’espresso».
TRAD: non sono in grado id fare qualcosa che non sia scritta su un copione, non sono pertanto degno di essere l'alfiere di chicchessia. Sono peggio della caricatura di un politico meridionale della prima repubblica.

Gli prometto che però, ovviamente, tutte le sue risposte saranno riportate senza variazioni e senza alcuna censura, che ha la più assoluta libertà di dire quello che gli pare, che sono dispostissimo a mandargli i suoi virgolettati per approvazione a intervista scritta.

«Mah», dice lui, «non so, io non dò il mio meglio in queste cose».

Tranquillo Beppe, che non fossi in grado di reggere un confronto ce ne siamo accorti da tempo.

Gli chiedo perché nel discorso di Capodanno ha esaltato come “ultimi giornalisti liberi” Biagi e Montanelli contrapponendoli a tutti gli altri, visto che anche Biagi e Montanelli scrivevano sui grandi giornali secondo lui servi e di “casta”.

Gli chiedo ad esempio se non ritiene che i giornali e la Rete possano convivere, visto che la tivù non ha ucciso la radio.

Gli chiedo se considera parte della casta anche quelle migliaia di giornalisti sottopagati e precari che ormai lavorano in gran parte delle redazioni.


«Pronto buongiorno sono Gilioli de L’espresso, la disturbo?»
«Certo, lei mi disturba sempre».

«Mi dispiace. Volevo sapere se ha visto le domande che le ho mandato…».
«Certo che le ho viste e non intendo minimamente risponderle».

«Come mai?»
«Perchè sono domande offensive e indegne».

«Mi scusi, ma non mi pare, sono solo domande. Servono a un confronto. Se lei mi dà le sue risposte per iscritto, io le trascrivo tali quali, le dò la mia parola».
«No, non se ne parla neanche, lei non ha capito niente. Buongiorno».

TRAD: Vorrei fare il martire, non posso permettermi di dimostrare di essere un banalissimo comico come tanti altri. Ho bisogno di una platea che mi applauda per ogni parolaccia che dico.

Segue la solita querelle di commenti, ma per una volta, sono felice di trovare una buona parte di persone che in un modo o nell'altro si avvicinano al mio pensiero. Anche se non mancano gli idioti complottisti.

va beh, vale il commento finale dell'autore, a mio avviso:
Attenzione, ragazzi, perché se questo è il futuro della politica in Rete fa veramente schifo.

Etichette:


posted by Louis at 20:00 | Permalink |

[ back home ]

Comments for Il Grillo non parlante
Qcq. Però, non so te, ma io sto cominciando a stancarmi di dover ripetere e ripetere queste cose a pletore di deficienti...

© 2006 INQUINAMENTO | Blogger Templates by layoutstudios.com and Gecko & Fly.
No part of the content or the blog may be reproduced without prior written permission.
Learn how to Make Money Online at GeckoandFly


Web This Blog
Collegamenti
Internet fa male
----------------------------------
Attenzione: blog moralmente e antropologicamente inferiore

Questo blog non è una testata!

Contro la musica nel template

----------------------------------