Ancora più sangue e ancora più amore

28 settembre 2007
Ore : 16:35

Credevo fosse una cosa sostanzialmente ignorata. Ah, ma mai insultare l'egocentrismo dei blogger, che infatti vedo rispondere piccati alla polemica sollevata dalle parole di Aldo Grasso [che poi effettivamente è un nomecognome bellissimo, quasi come il mio].

Ecco qualche link per osservare le reazioni dei blogger. Primo: Wittgenstein, che risponde senza alzare i toni, cosa che già per sé fa applaudire folle oceaniche nella mia Piazza S. Pietro in miniatura. Ha le sue idee però mi scade un pochetto quando scrive:

che se il maggiore motore di ricerca ha ritenuto non solo di indicizzare i blog
ma anche di creare una sezione di ricerca apposita, forse esistono valutazioni e
ragioni diverse dalla sua.

Ok, google indicizza tutto. Anche i blog, anche i forum; ma se uno NON li vuole, se uno è appassionato di informazione verticale e non sente il bisogno di dire la sua, e vuole solo i dati o la notizia che deve fare? Così come dedicare sezioni apposite, si possono eliminare appositamente a richiesta i blog, no?

Failla anche scrive in maniera non sensazionalistica ma alza un po' i toni, dicendo:

Il blogger Failla lancia lo spunto nel post e nei commenti riflette con i
lettori. Cosa che un giornalista non farebbe mai.

Ecco, perché mai bisogna dire queste fesserie trancianti? Boh, sarò io che sono vecchio dentro e non mi va di insultacchiare così categorie. Però Failla non ha tutti i torti sul resto, e allora amen. Però è un teledipendente e per questo passerà il resto dei suoi giorni all'inferno.

Il blublog comincia la lenta decadenza verso la totale mancanza di aderenza al documento iniziale, scrivendo
    • Si dovrebbe chiedere a Google di togliere i blog dalla sue ricerche”. Allora
      perché non togliamo i giornali dalle edicole?
Ehi, ma questa è totale schizofrenia. Il rapporto "blog:Google=giornali:edicola" è orrendo, è sbagliato. Più corretto sarebbe scrivere "blog:Google=scritta sui muri dell'edicola:edicola". Ma qui cominciamo a vedere il ventre molle del blogger: l'orgoglio del vedere il proprio secreto mentale pubblicato. Secreto diventato intoccabile, evidentemente. Aggiunge:

Si infatti conosco molti ragazzini presenti nella blogosfera, chiedi a loro quando si faranno la patente!

Caro detentore del blublog, forse non ti sei accorto che vicino alle decinaia di blogger giornalisti bravini, ci sono miliardai di blogger cretini [io, io, io] e trilioni di spacelive inutili, che fanno davvero inquinamento nell'internet. Non bastano 3 giusti nella città di Sodoma per salvare l'intera Sodoma.

Il blog chissenefrega usa l'arma finale: l'insulto alla Grillo. Già tralasciando il titolo del post, probabilmente ottenuto dicendo la parola "Aldo Grasso" in un asilo per bambini "speciali", esso ci regala perle di raffinatezza come:

Aldo Grasso è da comprendere: è un uomo anzianotto, arrivato ad un punto della
vita (professionale, ovviamente) in cui si rende conto che il passato è passato
e di futuro ce n’è poco. Ha consumato anni a scrivere tediosi e dottrinali
sermoni (annoiandosi lui per primo), affrontando argomenti talmente inutili che
è naturale che raggiunta una certa età uno si inacidisca e diventi paranoico.

Ecco, vi invito a tralasciare il post, e leggere invece i commenti. Quelli sì davvero dimostrano come Aldo Grasso abbia ragione.

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posted by Louis at 16:35 | Permalink |

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Comments for Ancora più sangue e ancora più amore
Aria fritta, Louis. Quando ti suggerivo di battere sul ferro finchè c'erano l'oste caldo, la moglie ubriaca, donne e motori, buoi e dolori, non ti esortavo mica a servirci minestra riscaldata.
Eppoi per seguire questa tua sacrosantissima crociata contro il Nulleggiante Nulla che serpeggia nella blogosfera, che però finisce con dare visibilità a soggettini insulsi e cerebralmente insettoidali che di visibilità ne hanno sin troppo, sto trascurando imperdonabilmente il mio orticello...

Ecco, ho pubblicato un altro post. E ora s� che piover� merda...

Aldo Grasso sbaglia più volte, ma soprattutto sbaglia tecnicamente.

Infatti dimostra di non sapere che Googlenews, il servizio specifico di Google per l'informazione, rifiuta di censire i blog per principio, anche quando, come nel caso del sottoscritto, questi appartengono a giornalisti e svolgono un ruolo informativo parallelo alla stampa mainstream.

Ciò è tanto più sclerotico se si pensa che i miei articoli appaiono su Google News continuamente perché copiati da portalini vari, che, chissà perché, Google News accetta, anche quando sono solo dei contenitori di articoli altrui scopiazzati qua e là.

Per il mio modello giornalistico (personale?) è una penalizzazione grave e immeritata quella di essere escluso da Google News che si traduce in una perdita secca di migliaia di accessi al mese.

Se poi Grasso vuole escludere i blog dai motori di ricerca, questa cosa ha un nome, e domandatelo ai militari birmani.
Gennaro Carotenuto
http://www.gennarocarotenuto.it

Caro Gennaro*, la vedi in una maniera un po' faziosa. Primo perchè pensi possa interessare solo la parte di news di google a Grasso, quando probabilmente egli ricercava i dati, che stanno alla base della notizia.

Per quanto riguarda eventuali tuoi plagi, se vuoi segnalarmeli segnalali pure.

Ecco, poi però il credere che voler escludere determinate piattaforme [non sempre, solo talvolta, quando si vuole] sia censura mi sembra decisamente eccessivo.

ad ogni modo scrivere "-blog" sulle ricerche di google funziona molto bene.

*porca puttana Topolino mi ha plagiato.

Gennaro, scendi dal pero. Siamo tutti buoni ad aprirci un blog e a dire che siamo Montanelli.
Posso sapere da quanto sei iscritto all'Ordine, con quale qualifica e con quale tessera? Il tuo sito � registrato presso il Tribunale come organo di stampa?
Boh, cos� per curiosit� personale...

Ah, perdonnez moi, c'� gi� tutto sul sito. Sul quale per� scrivi da opinionista, non da giornalista. La differenza sar�sottile, ma c'� ed � tale da far s� che tu non possa pretendere di essere equiparato alle fonti di informazione.

staffilata sull'orecchio numero 1 a Pautasio.

Caro Louis,
non vedo dove stia la faziosità. Quello che non sta bene a Grasso è quella che chiamo "biodiversità informativa".

Parlo da docente universitario, scrittore che pubblica con un editore come Sperling e da giornalista che lavora con media mainstream come RAI, La Stampa di Torino, eccetera. Potrei avere qualche vantaggio a dar ragione a Grasso e invocare una separatezza tra voci ufficiali (accademiche o mainstream) e voci alternative. Ma sarebbe imperdonabile, antidemocratico, presuntuoso e stupido se lo facessi.

Se dovessi temere di confrontarmi con l'ultimo degli studenti (che poi è quello che in ultima analisi vuole Grasso da parte di Google) avocherei alla mia voce un'alterità antidemocratica che è una caratteristica dei media del XX secolo, che per molti versi, Internet, Blog... stanno superando, permettendo a fonti che si costruiscono un'autorità "altra" sempre più importante, di fare informazione.

Riguardo le obiezioni di Pautasio, mica vero. Scrivo da opinionista quando ho voglia di opinare, ma faccio anche mera informazione (vedi Oaxaca, Caracas e varie altre crisi seguite in prima persona) e soprattutto controinformazione rispetto al sistema mainstream, soprattutto per quello che concerne i miei campi d'interesse, in primo luogo l'America Latina.

Perciò (oltretutto Google News mica distingue tra notizie ed opinioni) ritengo che l'esclusione di siti con la struttura come la mia sia ingiusta e contraria al pluralismo informativo. Altro che Grasso, i blog sono semmai discriminati.

Gennaro Carotenuto
http://www.gennarocarotenuto.it

PS: Biblioteche, emeroteche e archivi cartacei sono sempre lì. Grasso può anche scegliere di prescindere da Internet. Chi glielo impedisce?

STOP.
E' ora il momento di non divagare e di restare fermi al discorso principale.

L'editoriale di Aldo Grasso. Il quale è probabilmente un niubbo dell'informatica, come me, che comunque sono riuscito a trovare un modo per escludere, qualora lo volessi, i blog dalle mie ricerche.

Ora, provo a riproporre il timore di Grasso. a mio parere si divide in due:
-la ricerca di dati, che falsificabilissimi in internet vanno cercati con attenta analisi. Ma in fondo è solo una questione di autorevolezza delle fonti [meglio l'IEA di http://integrazione-energetica.blogspot.com/]

-il problema del riconoscere la fonte per un'informazione mediata attraverso il commento. Sono passati pochi anni da quando l'informazione era solamente verticale ed unilaterale, e su questo credo siamo d'accordo. Ma sostenere che l'informazione orizzontale sia "migliore" in assoluto non possiamo certo farlo. E troppo pubblico si crede alternativo per ascolatare solo campane di controinformazione, negando all'informazione "classica" il ruolo che merita.

Infine difendere i blogger a spada tratta è veramente da poveri: il 95% dei blog è allegramente inquinamento.

"Internet è democrazia" Umberto Eco.
Anche lui ha avuto da ridire sul caos di internet e sulla mediocrità di molti siti, ma è accettabile se si pensa all'estrema libertà che offre.

Grasso è uno che parla di cose che non conosce e tu stesso ne sei testimone visto che hai appena trovato il modo per escludere i blog dalle ricerche senza andare a cacare il cazzo a Google.

Certo, vietare qua e là semplifica molto la vita, ma la libertà al contrario è complicata.
La cosa che invece consiglia Eco, che magari merita un pò più d'attenzione, è imparare a cercare, imparare a setacciare il vero dal falso che un ragazzino niubbo come Grasso può trovare su internet.

"Certo, vietare qua e là semplifica molto la vita, ma la libertà al contrario è complicata.
La cosa che invece consiglia Eco, che magari merita un pò più d'attenzione, è imparare a cercare, imparare a setacciare il vero dal falso che un ragazzino niubbo come Grasso può trovare su internet."

tu sei quello che fa il complottista, vero?

"La prima vittima della guerra è la verità" Eschilo
Se mi vuoi chiamare complottista fallo pure, io guardo all'oggettività, o credi ancora che in tivvi si spacci solo verità cristallina?
Certo, Giorgino e Ferrara infondono quel senso di serietà al tutto che non ti posso dare torto.

Ma questi sono altri discorsi, non fare da sviatore.

Caro Ozioso,
Umberto Eco ha anche contribuito a fondare il Dams, cosa di cui si è poi amaramente pentito, visto che è uscito sbattendo la porta.
Internet non è democrazia, è anarchia.
Dopodiche evviva la libertà di espressione su Internet, ci mancherebbe. Io non ho nulla in contrario a che qualche buontempone apra un blog scrivendo che Saturno è fatto di profiteroles e il lago di Garda è di limonata, ed è stato riempito dagli alieni (solo su Notizie Inventate Channel!). Però se devo fare una ricerca su Saturno e il lago di Garda vorrei che il blog di questo tizio non mi comparisse tra i primi dieci. Dico bene?
Al che tu mi rispondicome hai già fatto con Louis che se uno è abbastanza sveglio o istruito sa filtrare quel che è oro da quel che è cacca. Ma allora, figlio mio, contraddici il tuo stesso principio democratico di accesso a Internet, perchè così dicendo escludi dalla possibilità di fruizione tanta parte dell'utenza, che a causa di cultura o intelligenza scarsa è priva di tale capacità di discernimento.
Guarda Beppe Grillo: un terzo delle cose che dice sono vaccate, un terzo ovvietà, e un terzo le azzecca per culo, tipo i cartomanti. Eppure c'è tanta gente che in fatto di energie pulite o economia darebbe più retta a lui che a un docente del Mit o della London School...proprio grazie all'anarchia di Internet!

Non contraddico un caspiolo proprio perchè il problema è "insegnare alla gente a scegliere" (Eco lasciava questo compito alla scuola), nessuno nasce imparato... Se poi vogliamo creare una rete a parte per bimbi dementi è un altro paio di maniche.

Sto concetto di guidare le persone verso fonti che noi riteniamo attendibili non mi piace proprio.

No, mument, non hai capito, qui non c'� nessuno che deve decidere per nessuno. Sto dicendo che l'informazione enciclopedica non la si fa attraverso i blog, proprio per il fatto che questa forma di "comunicazione" consente a chiunque di dire qualunque cosa, senza la possibilit� di verificare la veridicit� di un'affermazione o l'attendibilit� di una fonte.
Dare la possibilit� all'internauta di eliminare i blog dalle sue ricerche non significa eliminare i blog di per se', n� tarpare il diritto di ciascuno di noi di dire sulle sue paginette web qualunque cosa gli passi per il gulliver. Dopodich� come giustamente sottolinea quel tossicodipendente di Louis, se il sottoscritto se ne va bel bello su un motore di ricerca a caccia di informazioni su importanti temi d'attualit� come la fame nel mondo, le energie alternative, il riscaldamento globale o il problema delle doppie punte, non ha piacere di vedersi catapultato nel blog di una sedicenne in overdose di Hello Kitty, solo perch� nel suo ultimo post, dopo "tvtttb", ha scritto "fusione fredda". N� tantomeno di finire sulla pagina di un minus habens sedicente intellettuale che copincolla le menate di Grillo o gli articoli di Travaglio per darsi un tono.
E questo non significa ritenersi pi� fighi o sessualmente pi� dotati degli altri.
S� ok, ho copiato pari pari quel che dicevo gi� nel vecchio post, ma tanto l'argomento � sempre lo stesso, cos� come il mio parere. Che peraltro condivido

Ah, voglio solo sottolineare a tutti che quando Pautasio scrive "saturno di profiterols" in realtà dice "torri gemelle che implodono perchè lo ha deciso uno svedese".

Ecco infatti un tipico esempio di filtraggio che farebbe bene al mondo internauta, cioè tutta quella controinformazione portadenaro (o perditempo, se non ci guadagnano neppure) dei complottsti d'accatto.

Ad ogni modo dò ragione a Pautasio, con cui come al solito condivido l'opinione.

"Sto concetto di guidare le persone verso fonti che noi riteniamo attendibili non mi piace proprio."

Ah già, meglio concentrarli tutti su indimedia, che li rende liberi.

Louis, ti prego, fa' qualcosa per questa pagina dei commenti: non si capisce un cacchio con tutte quelle letterine modificate

hai notato che capita sol ocoi tuoi commenti? è un problema tuo, mi sa. tu nel frattempo, usa l'apostrofo come accento...

Adesso che ho letto tutte ste mengate, posso avere il mio budino di granchio?
Khaos

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