Prendiamo una notizia apparsa sul web per mezzo dei controinformatori. Quella (targata luglio 2006) dell’uovo cotto coi cellulari. Forse ve la siete persa. Allora ve la ripropongo per la vostra e mia delizia.
Alcuni ricercatori hanno messo un uovo in un portauovo di porcellana tra due
cellulari. Quindi li hanno messi in comunicazione tenendoli accesi.Nei primi 15
minuti non è cambiato nulla.Dopo 25 minuti il guscio dell'uovo ha cominciato a
scaldarsi.Dopo 40 minuti la parte bianca dell'uovo era solida.Dopo 65 minuti
l'uovo era ben cotto.
Qualunque idiota si renderebbe conto che la notizia è palesemente una bufala, e non tanto perché ne ha i tratti caratteristici (fobia delle nuove tecnologie, vaghezza delle fonti), ma anche perché solo un demente potrebbe pensare che un cellulare possa sprigionare l’energia necessaria per cuocere un uovo*.
Giusto per spiegarmi, se un cellulare da 3.6 V ha una carica media di 730 mAh, significa che ha, in soldoni, immagazzinati 2.6 Wh di energia (per farvi capire, la vostra bolletta elettrica si esprime in kWh, quindi un ordine di grandezza tre volte maggiore).
2.6 Wh sono circa 1.7 kcal ovvero (assumendo l’uovo con le stesse caratteristiche dell’acqua) l’energia necessaria per far raggiungere all’uovo circa i 28°C.
28°C che sarebbero raggiunti solo se TUTTA l’energia della batteria finisse nell’uovo, con un’efficienza pari a uno (cosa impossibile, credetemi).
Eppure questa notizia, che in un attimo si può sbugiardare, ha fatto il giro del web lo stesso: partita dall'Inghilterra, arrivata in Italia, passando dai traduttori, la notizia è rimpallata fino ai famosi disinformatori, che, come al solito, prima di informarsi sulla scienza reale preferiscono vivere nel loro mondo fantascientifico di cellulari killer e cosche plutogiudaicomassoniche.
Da qui il delirio: un noto blogger (Beppe Grillo, lo conoscete? ) ripropone con il suo stile impedibile tutta la vicenda. Seguono 350 commenti, per lo più sgrammaticati, off topic, e completamente creduloni (se ne salvano una ventina, invero), andarli a leggere può richiedere veramente molto stomaco, poiché costoro dimostrano come i ciarlatani l’avranno sempre vinta ovunque.
La cosa prende i toni del parossistico ridicolo quando anche Legambiente , ripropone lo stesso IDENTICO articolo, così come molti altri siti faranno cut-and-paste dal blog di Grillo.
Fortunatamente qualcuno sbugiarda infine Grillo e compagnia bella, compagnia la quale non ritira neanche una delle proprie sparate, ma si limita a tacere la sbugiardata (Attivissimo aggiunge che Grillo continua a credere a questa orrenda falsità).
Ora, ci chiedevamo prima se:
-Grillo e gli altri controinformatori sono dei dementi? Evidentemente sì. Credono nelle leggende metropolitane e non hanno l’accortezza di scusarsi, né di cancellare l’articolo, quindi sono idioti, ma idioti pericolosi.
-Ricollegandosi ai post precedenti, Internet andrebbe sottoposto a regole? Altrochè, questa è pura controscienza spacciata per verità: andrebbe sottoposta a, se non censura, obbligo di riscrittura.
Per ora la faccenda è ridicola, ma può assumere anche connotati pericolosi [non riesco a trovare il link della notizia del sieropositivo che faceva sesso senza preservativo credendo alle teorie di Duesberg].
Infine, eccovi la pagina della burla da cui è nato tutto. Una burla, ci siamo intesi? Grillini, ragionateci.
Etichette: ambientale, del web