Cari lettori abitudinari del mio blog, e cari ricercatori casuali che finite qui cercando “lunghezza pene nero” o “cosa succede durante lo sverginamento”, come avete visto si è sviluppato un interessante dialogo, su questo blog, a proposito del v-day. Come sapete, V stava per vaffanculo (anche se è stato successivamente venduto come vendetta), e la cosa certo è piaciuta ai nostri connazionali (se siete italiani) che hanno dimenticato che le parolacce non si dicono se no niente nintendo 8 bit per un mese.
“Il nostro paese” mi diceva una volta un mio caro amico “sarà sempre diviso in due fazioni, le quali non si parleranno mai”. Secondo me ha ragione. Siamo bipolaristi nell’anima noi italiani, viviamo non per il partito, ma per dar contro al partito opposto. Destra-sinistra, “FASCISTI!”- “COMUNISTI!”, et cetera.
La cosa triste è che poi queste due fazioni non dialogano. Non riescono a instaurare un rapporto, anche quando dicono che il confronto dee esserci (mi viene in mente Grillo che cita Gaber, il quale diceva che solo sulla strada c’è spazio per confronti. Ma mica Grillo ha invitato due politici che discutessero seriamente della sua proposta).
Io mi reputo, forse ingiustamente, diverso: io son sempre pronto a discutere seriamente e allegramente di tutto: quando vedo un cattolico gli spiego perché Dio non esiste, e quando vedo un ateo gli spiego perché la sua posizione fa acqua da tutte le parti. Sono Teista, ho scoperto.
Discuto con tutti quelli che non partono in quarta con l’insulto, come il buon Massimo nei commenti precedenti, il quale non trovò di meglio che insultarmi per la mia medietà assoluta.
Infatti è successo anche nel mio blog. Tre tizi son arrivati a discutere con me di Grillo, ma, cosa strana, ho avuto l’impressione che manco leggessero quello che avevo scritto. Commentavano a rotazione utilizzando sempre gli stessi slogan e sempre le stesse frasi [hint: accade con OGNI sacrosanta fazione]. E insultando. Come dicevo prima, non serve difendere la propria idea, serve distruggere quella degli altri.
AH, poi la cosa che adoro è quando mi dicono: “informati!”, me lo dissero la prima volta ai tempi che difesi la riforma della scuola superiore da parte della Moratti, e lo rifarei. Mi dissero che dovevo informarmi.
Risposi: “voi avete letto la legge?” “No.” “Io sì.”, loro infatti si erano limitati a leggere i loro giornali e a trarre da essi le loro conclusioni: guardate che non è quello informarsi. E anche se così non fosse stato,si sarebbero limitati a dirmi di informarmi, perché, secondo loro, se uno gli dà contro è stupido e parla a vanvera.
Però Grillo può dire che insufflare la CO2 in litosfera sia una cazzata. Così, d’amblè.
Ad ogni modo, ho raccolto un po’ di articoletti di blog e pagine internet di cui condivido l’opinione.
Vi lascio a loro, sempre vostro, Louis.
Ah, poscritto per Massimo: guarda che in tutta l’Italia l’armistizio si ricorda, l’8, non il 3. anche perché Badoglio lo annunciò solo quel giorno. Se sei così fazioso da volermi dare contro anche su questo, sei di una tristezza sconfortante, neh. Ah, già, ma sono piemontese e ciò è male.
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http://www.danieleluttazzi.it IL COSAIn soldoni, la proposta di legge per cui Grillo ha raccolto 300mila firme mi sembra che faccia acqua da tutte le parti.
Primo, perchè un parlamentare con più di due legislature è una persona la cui esperienza può fare del bene al Paese. Pensiamo a gente del calibro di Berlinguer o di Pertini ( talenti che non ci sono più, ma questo è un problema che non risolvi con una legge, ci vorrebbe il voodoo ). Grillo li manderebbe a casa dopo due legislature, in automatico. Perchè "i politici sono nostri dipendenti." Le accuse di populismo che gli vengono rivolte sono qui fondatissime, specie quando le rigetta usando non argomenti che entrino nel merito, ma lo sfottò, che è sempre reazionario. ( "Gli intellettuali con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra hanno evocato il qualunquismo, il populismo, la demagogia, uno con la barba ha anche citato, lui può farlo, Aristofane, per spiegare il V-day. " Non è "uno con la barba": è il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, filosofo, che ha espresso civilmente il suo parere contrario, argomentando. )
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http://patriot85.space.live.comOggi la rivoluzione si fa con il Vaffanculo-Day. Premesso che iniziative del genere autorizzano tutte le nazionalità estere a prendersi gioco del popolo italiano in maniera spietata. Detto ciò, che senso ha mandare a fanculo tutti i parlamentari italiani? In parlamento ci sono dei condannati, dei corrotti, degli idioti, è vero. C'è anche gente preparata, che si assume delle responsabilità, gente che ha studiato sicuramente più di Grillo. Insomma...il Vaffanculo mi sembra proprio incivile. Sono bacchettone? No! Il Vaffanculo è incivile! Perchè non è una critica, ma la morte del confronto.
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http://www.mantellini.it“
Anzi paradossalmente Internet è stata usata da Grillo (come per la verità fanno in molti) per verniciare di nuovo vecchi meccanismi aggregativi che hanno in passato ottenuto uguale successo di pubblico per altre vie. Grillo per esempio da tempo straparla di blog e del loro grande potere ma si capisce bene, ascoltandolo, che si sta riferendo al proprio blog e a null’altro. Perchè null’altro forse conosce.“
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http://www.ultimastanza.netIl V-Day per me è una cagata.
Mi spiego. I motivi che spiegeranno migliaia di italiani in tutte le piazze, compresa quella di Senigallia, a riunirsi per mandare un sano vaffanculo alla classe dirigente sono più che nobili. Politici, corrotti, condannati, strapagati e drogati che ci prendono per il naso spesso e volentieri. A queste condizioni un Vaffanculo glielo mando volentieri. Ma non andrò in piazza. Perchè? sarà secondo il mio modesto parere inutile.
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http://socialeanimale.wordpress.com/2007/09/09/il-v-day-a-bracetto-potenza-di-internet-e-demagogia/---
"V-Day, carica di violenza inutile"
D'Alema commenta l'iniziativa di Grillo
"Io non rispondo a Grillo ma chi dice 'voglio distruggere i partiti e spaccare i denti ai politici' esprime una carica di violenza inutile". Così il ministro degli Esteri D'Alema valuta la manifestazione promossa dal comico. "Il nostro compito - afferma D'Alema - non è polemizzare ma chiederci come si evita che la fragilità delle istituzioni aggravi il distacco dei cittadini dalla politica".
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